CRIBA - Segnaletica all'Ospedale di Bellaria

AUSL Bologna - Ospedale di Bellaria

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Quanto influisce l’aspetto grafico della comunicazione sulle capacità visive di un lettore? In che modo la dimensione del carattere, il tipo di font utilizzato, il contrasto cromatico scelto possono condizionare la lettura di un documento? La relazione tra le caratteristiche del testo e la capacità di lettura individuale è complessa e solo parzialmente spiegata dalla ricerca ad oggi svolta. L’esperienza empirica dei professionisti e, soprattutto, quella vissuta delle persone, indicano tuttavia che si può fare molto per migliorare la leggibilità dei testi che quotidianamente consultiamo al fine di garantire a tutti l’accesso alla cultura e all’informazione (cit. Paola Caporossi).

Per l'Ospedale del Bellaria non è solo una questione grafica, molti sono gli aspetti da tenere in considerazione quando si progetta la comunicazione: aspetti legati alla comprensione e alla sintassi, aspetti culturali e sociali che parimenti influiscono sulla leggibilità.

La segnaletica svolge il compito di informare, di guidare e di far riconoscere luoghi, percorsi e pericoli, per questo deve essere di facile riconoscimento e di facile interpretazione da parte di un numero di persone più ampio possibile, incluse le persone con disabilità. La leggibilità dell’ambiente non è tutta a carico della persona, la visibilità può essere considerata un prerequisito della leggibilità ed è costituita “dall’insieme delle circostanze fisiche, fisiologiche e percettive”, ma dipende da come questo viene costruito e progettato.

La mancanza o l’interruzione della segnaletica costituisce barriera architettonica secondo il D.M. 236/89 e la L. 503/96 perché impedisce, limita o rende difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di spazi e di servizi, specialmente per le persone con limitata capacità motoria o sensoriale. La mancanza di accorgimenti e segnalazioni che permettono l'orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle fonti di pericolo così come informazioni e segnaletica difficilmente percepibile e/o interpretabile da parte di chiunque e in particolare da parte di non vedenti, ipovedenti e sordi costituisce barriera architettonica (L. 503 art. 1 com. 3).
Per barriera percettiva si intendono situazioni nelle quali un soggetto ha difficoltà di drenare dall’ambiente le informazioni necessarie per la mobilità, l’orientamento e l’uso di attrezzature (A. Lauria, 2003). Le barriere percettive si dividono in barriere sensoriali (difficoltà di percepire correttamente ed integralmente le informazioni) e barriere cognitive (difficoltà di interpretare e comprendere le informazioni). La leggibilità, quindi, è l’aspetto dell’accessibilità che coinvolge il maggior numero di persone.